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STORIA SCUOLA AGOSTNO BASSI

Nella Lodi del secondo 800 emerge l'esigenza di dotare la citta' di una scuola media superiore che prepari tecnici necessari al territorio,specializzati sopratutto nel settore amministrativo e in agronomia.Il 30 Novembre 1887 il Consiglio Provinciale di Milano acconsente la costituzione con la riserva che,qualora venga accolta dal ministero,il comune di Lodi sostenga in proprio le spese occorenti per l'acquisto e il funzionamento dell'azienda agraria.A meno di 10 mesi di distanza infatti, e precisamente il 6 Settembre 1888 ecco l'atteso annuncio. Il ministero decreta ufficialmente la fondazione dell'Istituto Tecnico di Lodi, con le due sezioni di commercio-ragioneria ed agronomia.L'istituto apre le iscrizioni il 1 Ottobre e il 25 dello stesso mese iniziano le lezioni del primo corso nei locali del vecchio Castello,il 27 Dicembre apre un libero corso per l'insegnamento della stenografi, mentre da parte sua il comune cercava una sede piu dignitosa  per la nuova scuola.E la trova nel palazzo Taxis in corso di porta Milano. Nell'Ottobre dell'89 l'istituto ha gia una sede tutta sua,un nome (quello di Paolo Gorini),una bandiera tricolore,ricamata e decorata dalla signorina Cingia,figlia di Luigi, ma sopratutto un buon numero di alunni. Sono 38 di Lodi e 65 del circondario.Nel frattempo l'istituto cambia ancora intitolazione e viene dedicato,in via definitiva, ad Agostino Bassi. E' il secondo decennio del nostro secolo,si sono appena celebrati i 50 anni dell'unita' di Italia, quando cominciano a soffiare venti impetuosi di guerra sull'Europa e sul mondo. Da noi si scontrano neutralisti e interventisti: Lodi non fa eccezione e gli studenti del Bassi scendono in piazza.Tra i docenti piu affermati sul piano professionale meritano una citazione Edoardo Prusso e Augusto Arthaber,autori di eccelenti manuali di lingua francese e tedesca. Un cenno a parte merita Padre Barzaghi, insegnante di religione chiamato "l'apostolo di Lodi" per il suo genuino spirito di carita'. Al Bassi si fa un po' di tutto ,si studia,certo, ma si mantengono anche  conferenze sui piu disparati argomenti,si organizzano gite,passeggiate,feste,incontri,corsi vari,si partecipa a tutte le manifestazioni pubbliche,specie a quelle patriottiche.Irriducibili rivali del Bassi,in citta', i colleghi del liceo Verri e fuori i ragazzi milanesi del tecnico Cattaneo .Nel 1934 il preside Ernesto Gramazio sostiene e prospetta con particolare calore l'urgente necessita' di costruire un nuovo edificio.Il progetto,elaborato dall'architetto Dodi e dall'ingegnere Signori,prevede la demolizione totale del Castello,del caffé e l'eliminazione  del giardino pubblico. Nell'area resa libera sorgeranno la sede del Bassi,a cura della Provincia, la casa del fascio e la casa dell'I.N.A(destinata anche ad abitazione per  impiegati e professionisti).

Correva l’anno 1938. Con il fascismo all’apice della sua grandeur, il progetto della nuova scuola si propose di tradurre in marmo e mattoni«la posizione centrale riservata dal regime all’educazione dei giovani,dando vita a un’edilizia scolastica i cui principi troveranno seguito anche dopo la guerra».A sottolineare questo aspetto è l’architetto lodigiano Mario Quadraroli, a lungo dipendente (oggi consulente)della Provincia di Milano nel campo dei beni culturali, chiamato a fare da cicerone a una piccola visita guidata lungo i corridoi dell’istituto, alla scoperta degli elementi architettonici,degli arredi e delle decorazioni che fanno della sede del Bassi un pregevole esempio di architettura Novecento. Così si chiama lo stile inaugurato dall’architetto milanese Giovanni Muzio,autore a Lodi di alcuni interventi privati e pubblici che in città fecero scuola, influenzando l’architettura di molti altri edifici,fra cui il Bassi.L'inaugurazione del nuovo anno scolastico 1941/42 puo svolgersi in viale Dante, ed entro il 1942 il Bassi è completamente sistemato in locali degni dell'istituto e della sua funzione educativa.Intanto imperversa il secondo terribile conflitto mondiale, dove l'istituto vede portare via dalla guerra molti professori e studenti.Il Nord subisce per due anni la dura occupazione nazista che scelgono come posto per il loro comando proprio le aule del Bassi.Cosi', quel che resta del Bassi negli anni 1944/45 si trasferisce in parte al collegio Cazzulani e in parte al Collegio delle Grazie..ma è vicina la primavera della liberazione,che avviene per noi il 26 Aprile del 1945,Lodi e Italia tornano a vivere con tanta speranza.L'istituto Tecnico "A.Bassi" riprende cosi la sua normale attivita' educativa.Con l'anno scolastico 1960/61 il Bassi ha un nuovo preside,il prof Giuseppe Bianchi.Con lui l'istituto da' vita ad una nuova serie di iniziative:viaggi didattici in Italia e all'estero,anche in nave e in aereo,gemellaggi con istituti stranieri,"stage" di studio e di ricerca,mensa ed ambulatorio medico,nonchè attività integrate culturali e sportive,conferenze e commemorazioni che coinvolgono anche la città .Le iscrizioni aumentano a ritmo vertiginoso,gli alunni passano il migliaio e il Bassi non ce la fa più a contenerli nella sede che solo qualche tempo prima sembrava vastissima.Cosi nel 1966,viene creata una sezione staccata per ragionieri a Melegnano e,nel 1967, un'altra analoga a Codogno. Negli anni Settanta avvengono alcuni fatti essenziali: -le sezioni staccate di Melegnano e Codogno diventano istituti autonomi.

-nasce una sezione staccata per ragionieri a S.Angelo Lodigiano,che poi diventerà istituto autonomo.

-si crea un corso serale commerciale 

-la continua crescita degli alunni comporta l'istituzione di distaccamenti in città,inizialmente provvisori,poi definitivi,come quello in Via Papa Giovanni XXII.

-nasce un corso commerciale specializzato in informatica 

-si progetta un corso sperimentale per geometri.

Cosi' nasce il bassi come lo conosciamo noi..

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POLO FORMATIVO UNIVERSITARIO BASSI

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